In che cosa consiste il Sismabonus?

Il Sismabonus 2022 rappresenta una delle possibili agevolazioni fiscali e può essere fruita da qualunque cittadino che decide di effettuare interventi antisismici sulle abitazioni.

L’incentivo Sismabonus prevede un ammontare che muta a seconda dell’area geografica; dunque, a seconda del rischio di terremoto e dal tipo di intervento da realizzare.

Quando si parla di Sismabonus si fa riferimento ad una detrazione di imposta sia essa IRPEF o IRES riconosciuta ai privati cittadini ed alle società che decidono di eseguire degli interventi antisismici sui propri immobili.

Il Sismabonus 2021 è passato, ma gli interventi Sismabonus sono stati prorogati dalla Legge di Bilancio 2022, fino al 2024.

Chi può usufruire del Sismabonus?

Il Sismabonus rappresenta una misura governativa riconosciuta a molteplici tipologie di soggetti, fra questi si possono citare le persone fisiche, gli imprenditori o anche i professionisti che operano all’interno del nostro paese.

Una delle peculiarità del Sismabonus è rappresentata dal fatto che tale misura governativa può essere fruita non solo nel caso in cui tu sia il proprietario dell’immobile nel quale viene realizzato l’intervento antisismico, ma puoi usufruire di tale detrazione d’imposta anche nel caso in cui vanti un diritto reale di godimento sull’immobile o ne sia il locatario o il comodatario.

Inoltre, tale misura governativa può essere fruita non solo dai privati cittadini (che eseguono gli interventi antisismici sulle loro abitazioni), ma anche dagli imprenditori che danno luogo a questi ultimi sugli immobili nei quali vengono realizzate le attività produttive.

Quali interventi danno diritto al Sismabonus?

La misura governativa Sismabonus può essere disposta solo con riferimento ad alcuni specifici interventi posti in essere al fine di adottare delle misure antisismiche sulla tua abitazione o sull’immobile impiegato al fine di realizzare la tua attività produttiva, agricola o professionale.

Affinché si possa beneficiare del Sismabonus è necessario che gli interventi di riqualificazione vengano effettuati su edifici o comunque su unità immobiliari esistenti; si esclude dunque la possibilità di poter fruire del suddetto bonus con riferimento alle abitazioni o agli immobili ancora in costruzione.

In Italia esistono quattro zone di pericolosità sismica decrescente. A ciascuna zona di pericolo è dato un valore dell’azione sismica da tenere in considerazione durante la fase di progettazione.

Zona 1: alta probabilità di terremoto, zona più pericolosa;

Zona 2: sono possibili forti terremoti;

Zona 3: forti terremoti meno probabili rispetto alle zone 1 e 2;

Zona 4: probabilità bassa di terremoto, zona meno pericolosa.

Sulla base di quanto previsto dalle direttive indicate all’interno dell’ordinanza emanata dal Presidente del Consiglio possono fruire del Sismabonus solo ed esclusivamente i titolari degli immobili ubicati all’interno delle zone sismiche uno, due e tre.

Super Sismabonus 110%

Rispettate le condizioni del Superbonus ordinario, l’agevolazione aumenta al 110% e prende il nome di Super Sismabonus.

Non è più possibile applicare le aliquote del Sismabonus ordinario, anche se le aliquote del 50-70-75-0-85% sono ancora in vigore dopo il 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2024.

Come usufruire delle detrazioni di imposta per interventi antisismici?

I soggetti che usufruiscono del Sismabonus possono farlo attraverso lo sconto in fattura (sconto sull’equivalente dovuto anticipato dal fornitore degli interventi e da questi recuperato sotto forma di credito d’imposta) o la cessione del credito (per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti inclusi istituti di credito e altri intermediari).